Carmen Llera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Carmen Llera Moravia)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Carmen Llera, nota con il nome di Carmen Llera Moravia (Tudela, 11 maggio 1953[1]), è una scrittrice spagnola naturalizzata italiana. È stata moglie di Alberto Moravia dal 1986 fino alla sua morte.

«Se domani non mi uscisse più una riga, ma avessi imparato a vivere, Dio!, è un cambio che farei immediatamente.»

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo scrittore Alberto Moravia, marito di Carmen Llera dal 1986 al 1990, in una foto di Paolo Monti (Fondo Paolo Monti, BEIC, 1982).

Carmen Llera Chocán, figlia secondogenita di Lorenzo Llera, un proprietario terriero e sindaco conservatore franchista[2], ha studiato in un collegio religioso di Pamplona[3], gestito dalle suore della Compagnia di Maria[4]. Il nonno Moises era di origini ebraiche[5].

La sua adolescenza è stata ribelle e poco conformista; è diventata la portavoce giovanile del Partito Socialista spagnolo[2] e ha sposato a soli 17 anni il suo professore di filosofia, matrimonio durato pochi mesi[3].

È arrivata in Italia nel 1978 con l'incarico di lettrice all'Università di Palermo[2], e l'anno successivo si è trasferita a Roma, dove ha conosciuto[6] e sposato nel 1986[7][8] lo scrittore Alberto Moravia, di 46 anni più anziano di lei, situazione che ha suscitato, all'epoca, enorme clamore. A lei Moravia ha dedicato la raccolta di racconti La cosa (1983)[9].

Nel 1995 ha curato la presentazione del romanzo della scrittrice Ghadah Al-Samman, Un taxi per Beirut (Roma, Jouvence).

Nel 1998 ha scritto la prefazione di Storie segrete, un volume di Eleonora Cavallini, cugina di Vittorio Sgarbi.

Nel 2000 ha fatto pubblicare le lettere e i biglietti amorosi scritti per lei da Moravia con il titolo Finalmente ti scrivo[10][11], poi distrutti per sua stessa ammissione[12].

A sua cura, ha pubblicato nel 2008 una poesia inedita dello scrittore in francese[13][14].

Le lettere al Corsera[modifica | modifica wikitesto]

La sua lettera al Corriere della Sera del 22 agosto 2013[15] ha riaperto ancora una volta il drammatico tema della difficile ricostruzione del dopo terremoto dell'Aquila: "lo spettacolo è desolante, ponteggi dentro e fuori sorreggono gli edifici, gru, cani randagi, silenzio, saracinesche abbassate, una città fantasma che ricorda Beirut bombardata, Aleppo, Guernica".

"Rimango autore Bompiani, così anche l'opera omnia di Alberto Moravia": con queste parole Carmen Llera ha categoricamente risposto in un'altra lettera aperta, inviata sempre al Corriere della Sera, non intendendo aderire alla nascita della nuova casa editrice finanziata dagli scrittori nel 2015, La nave di Teseo, voluta da Umberto Eco e portata avanti da Elisabetta Sgarbi, in disapprovazione della presa di posizione "per incompatibilità antropologica" del gruppo di scrittori nei confronti del potere editoriale della fusione di "Mondazzoli" (Mondadori e Rizzoli)[16][17]. Tuttavia, nel 2016 è stato pubblicato un suo racconto (Lola e i tennisti) per la raccolta Smash: 15 racconti di tennis, edito dalla Nave di Teseo[18][19]. ISBN 978-88-93440-24-0

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1973 è diventata madre di Héctor[1]. Tra i flirt di intellettuali e vip, presunti o attribuiti dalla stampa, hanno fatto discutere la storia con il leader politico druso Walid Jumblatt[20] e la forte amicizia con Dominique Strauss-Kahn[21][22][23][24]. Nella lista dei falsi amanti è finito pure Fiorello[25][26].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Carmen Llera firma tutte le sue pubblicazioni come Carmen Llera Moravia, aggiungendo dunque al suo cognome quello del defunto marito[21].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

  • Georgette, Milano, Leonardo Mondadori, 1988
  • Lola e gli altri, Milano, Bompiani, 1989
  • Dall'Atlantico al Negev, Milano, Bompiani, 1990
  • Uomini, Milano, Bompiani, 1993
  • Diario dell'assenza, Milano, Bompiani, 1996
  • Sarabanda, Milano, Bompiani, 1997
  • Amori incompiuti, Milano, Bompiani, 1999
  • Finalmente ti scrivo, Milano, Bompiani, 2000
  • Fine, Milano, Bompiani, 2003
  • Gaston, Milano, Bompiani, 2005
  • Ultimo amante, Milano, Bompiani, 2007
  • Vita imperfetta, Milano, Bompiani, 2011

Altre pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Natale altrove, Roma, Edizioni Gabriele e Mariateresa Benincasa, 1991

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b René de Ceccatty, Alberto Moravia, traduz. di Sergio Arecco, con la collabor. di Anna Gilardelli, Milano, Bompiani, 2010.
  2. ^ a b c Intervista di Gianfranco Gramola, su intervisteromane.net, Roma, settembre 1995. URL consultato il 22 giugno 2018.
  3. ^ a b (ES) Carmen Llera, in Enciclopedia-Aragonesa.com. URL consultato il 22 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2018).
  4. ^ Si tratta del "Colegio Compañía de María de Tudela de Navarra", nell'ambito dell'Arcidiocesi di Pamplona e Tudela.
  5. ^ Milena Gabanelli, Intervista, su cinquantamila.it, Corriere della Sera, 31 gennaio 2014. URL consultato il 22 giugno 2018.
  6. ^ In realtà, il primo incontro con lo scrittore avvenne a Sabaudia - nella sua "villa del venerdì", situata sulle dune del litorale - per un'intervista su Luis Buñuel, argomento della tesi della sua seconda laurea - come ha svelato Llera nell'intervista a Stefania Rossini del 23 settembre 2010 su L'Espresso, a vent'anni dalla morte dello scrittore.
  7. ^ Moravia sposa domani la sua Carmen, in Repubblica.it, 26 gennaio 1986. URL consultato il 22 giugno 2018.
  8. ^ (ES) Carmen Llera, in ElPais.com, 15 gennaio 1986. URL consultato il 22 giugno 2018.
  9. ^ La cosa e altri racconti, Milano, Bompiani, 1983.
  10. ^ Moravia: a Carmen Llera, sarebbe l'ora di smettere di fuggire. Esce mercoledì il libro con i biglietti amorosi alla vedova, su www1.adnkronos.com, 25 settembre 2000. URL consultato il 22 giugno 2018.
  11. ^ Carmen Llera racconta Moravia, su ricerca.repubblica.it, 10 settembre 2000. URL consultato il 22 giugno 2018.
  12. ^ Simonetta Fiori, Carmen Llera: "Per Moravia sposarmi fu un atto di coraggio", su repubblica.it, 20 luglio 2015. URL consultato il 22 giugno 2018.
  13. ^ Alberto Moravia, Perché non farlo?, poesia ritrovata, pubblicata in traduzione francese in "La Règle du jeu", 38, ottobre 2008, p. 14, a cura di Carmen Llera Moravia.
  14. ^ (FR) Alberto Moravia: Un poète est né, su laregledujeu.org, 5 gennaio 2015. URL consultato il 22 giugno 2018.
  15. ^ Carmen Llera Moravia, Lettere, in Corriere.it, 22 agosto 2013. URL consultato il 22 giugno 2018.
  16. ^ Eric Cantona, Taccuino. Carmen Llera Moravia vs i marinai della Nave di Teseo: "La cultura è libera", in Barbadillo.it, 27 novembre 2015. URL consultato il 22 giugno 2018.
  17. ^ Umberto Eco:"Lascio Mondazzoli per La Nave di Teseo: siamo dei pazzi, ma l'avventura è unico rimedio contro l'Alzheimer", su huffingtonpost.it, 24 novembre 2015. URL consultato il 22 giugno 2018.
  18. ^ Una raccolta che oltre alla Llera Moravia, comprendeva i racconti di Sandro Veronesi, Elena Stancanelli, Sergio Claudio Perroni, Valeria Parrella, Edoardo Nesi, Marco Missiroli, Fulvio Garrone ed Edoardo Albinati, Giorgio Falco, Mauro Covacich, Leonardo Colombati, Matteo Codignola, Guido Maria Brera, Mario Andreose, Fulvio Abbate.
  19. ^ Massimo Grilli, Il fascino della maglia numero 10 e tre libri sul tennis, in Corrieredellosport.it, 19 maggio 2016. URL consultato il 22 giugno 2018.
  20. ^ Jumblatt 'Quanta Pubblicità Carmen...', su ricerca.repubblica.it, 26 gennaio 1988. URL consultato il 22 giugno 2018.
  21. ^ a b (ES) Miguel Mora, La escritora española Carmen Llera, amiga de DSK, defiende su inocencia, su elpais.com, 21 maggio 2011. URL consultato il 22 giugno 2018.
  22. ^ Esce allo scoperto Carmen Llera Moravia con una lettera in gloria di Dsk, su dagospia.com, 20 maggio 2010. URL consultato il 22 giugno 2018.
  23. ^ Sal Feo, Carmen Llera Moravia: "Strauss-Kahn ama il sesso. E allora?", su tio.ch, 21 maggio 2011. URL consultato il 22 giugno 2018.
  24. ^ Carmen Llera Moravia, Carmen Llera: «Non sono mai stata la sua vittima», in Corriere.it, 20 maggio 2011. URL consultato il 22 giugno 2018.
  25. ^ Marina Cavallieri, Politici, divi e nobili una mania per le due ruote, su ricerca.repubblica.it, 21 luglio 1997. URL consultato il 22 giugno 2018.
  26. ^ I 50 anni di Fiorello, cento cose che non sapete di lui, su oggi.it, 18 luglio 2010. URL consultato il 22 giugno 2018.
  27. ^ Carmen Llera Moravia, In scooter con Bob Dylan verso Piazza del Popolo, in Corriere.it, 15 ottobre 2016. URL consultato il 22 giugno 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN38115458 · SBN CFIV089344 · LCCN (ENn88672993 · GND (DE133737187 · BNE (ESXX895348 (data) · J9U (ENHE987007264641005171 · CONOR.SI (SL91521379 · WorldCat Identities (ENlccn-n88672993